Il corso “Journal Map 64 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura” (id. 389554) offre l’analisi di studi chiave pubblicati recentemente sulle più importanti riviste cardiologiche internazionali, attraverso una selezione di contributi originali realizzata da un gruppo di Autori di prestigio nazionale e internazionale guidati dal Professor Stefano De Servi. In particolare, nell’ambito della rubrica “Dalla letteratura internazionale” si approfondiscono le seguenti tre tematiche: “Trattamento della insufficienza tricuspidalica con dispositivi percutanei: è giunta l’ora?”. “Trattamento percutaneo della insufficienza mitralica secondaria in pazienti scompensati: i risultati dello studio COAPT a 5 anni”. “Rivascolarizzazione completa nel paziente multivasale con sindrome coronarica acuta: qual è la tempistica migliore per ottenerla?”. Nell’Editoriale “Un altro tassello nel puzzle della rivascolarizzazione completa dei pazienti con infarto miocardico e malattia multivasale: lo studio BIOVASC” si evidenzia l’importanza di questo studio, dai dati del quale emerge chiaramente la necessità di compiere ogni sforzo possibile per cercare di completare il prima possibile la rivascolarizzazione completa di questi pazienti (lesioni culprit e non culprit), compatibilmente con le loro caratteristiche e con l’organizzazione del sistema. In questo numero di Journal Map vengono poi sintetizzati i dieci studi indicati dallo European Heart Journal come potenziali game changer, in grado di influenzare la ricerca futura, nonché la diagnosi e il trattamento dei pazienti con valvulopatia. La correlazione tra tessuto adiposo epicardico (EAT) e fibrillazione atriale dopo intervento di bypass aorto-coronarico (CABG) rappresenta l’oggetto dello studio proposto nella rubrica “Dal Journal of Cardiovascular Medicine” [Correlation between epicardial adipose tissue and atrial fibrillation burden in coronary artery bypass graft surgery]. Nella rubrica “Autori italiani pubblicano” vengono valutate terapia antipiastrinica (APT) abbreviata o standard nei pazienti con High Bleeding Risk (HBR) attraverso l’indagine dei risultati finali a 15 mesi dello studio MASTER-DAPT. La rubrica si conclude con un’intervista ad Antonio Landi (Fondazione Cardiocentro Ticino, Lugano, Svizzera).