Il corso “Journal Map 77 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura” (id. 404517) offre l’analisi di studi chiave pubblicati recentemente sulle più importanti riviste cardiologiche internazionali, attraverso una selezione di contributi originali realizzata da un gruppo di Autori di prestigio nazionale e internazionale guidati dal Professor Stefano De Servi. In particolare, nell’ambito della Rubrica “Dalla letteratura internazionale” si approfondiscono le seguenti tre tematiche: “Lunghezza dei telomeri e rischio di scompenso cardiaco”; “Riserva di resistenza microvascolare: informazioni prognostiche in pazienti con malattia coronarica epicardica significativa”; “Infarto/lesione del miocardio in seguito a chirurgia non cardiaca: significato prognostico”.
L’Editoriale “Il destino del nostro cuore è scritto nei telomeri?” è dedicato ad uno studio pubblicato di recente su JAMA e generato dal UK Biobank database. L’analisi dei dati ha dimostrato la presenza di una potenziale relazione causale tra la lunghezza del telomero (LTL) e parametri derivati dalla RMN cardiaca, quali massa ventricolare sinistra, dimensione del VS e sua gettata sistolica: più lungo è il TL minore è il rischio di eventi cardiaci sfavorevoli ed evoluzione verso lo scompenso cardiaco.
Le Linee Guida ESC sulla prevenzione utilizzano le tabelle SCORE 2 per stimare il rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni di follow-up. Tuttavia, l’applicazione al singolo individuo appare talora arduo, in quanto non risulta agevole individuare sempre i soggetti in cui iniziare una prevenzione primaria, soprattutto in quelli giovani a rischio intermedio o basso. A tal fine, abbiamo bisogno di nuovi marker, siano essi biochimici o derivati dall’imaging o, quando questa non è fattibile, il burden di placca all’indagine doppler carotidea o femorale. L’utilizzo di questi marker potrebbe permettere di trattare precocemente con statine pazienti che altrimenti non lo sarebbero, ma anche di evitare un “overtreatment” di soggetti che non devono essere considerati a rischio elevato. Queste tematiche saranno oggetto di approfondimento nella rubrica “Controversie in Cardiologia – Great Debate: Lipid-Lowering Therapies Should Be Guided By Vascular Imaging Rather Than By Circulating Biomarkers”.
Lo studio oggetto della Rubrica “Dal Journal of Cardiovascular Medicine – Major Cardiovascular Events Increase In Long-Term Proprotein Convertase Subtilisin/Kexin Type 9 Inhibitors Therapy: The Tuscany Cost Effective Study” conferma le numerose evidenze sull’efficacia/tollerabilità della terapia con PCSK9i; tuttavia, l’aumentato rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) durante il follow-up è meritevole di ulteriori studi in futuro.
La Rubrica “Autori italiani pubblicano – Prediction of mortality and heart failure hospitalisations in patients undergoing M-TEER: external validation of the COAPT risk score” è incentrata su uno studio finalizzato a convalidare il punteggio di rischio COAPT in un’ampia popolazione multicentrica sottoposta a riparazione transcatetere mitralico edge-to-edge (M-TEER) per rigurgito mitralico secondario (SMR). Il punteggio di rischio COAPT ha dimostrato una scarsa prestazione nella stratificazione prognostica dei pazienti del mondo reale sottoposti a M-TEER. Tuttavia, dopo l’applicazione a pazienti con un profilo simile a COAPT, sono state osservate una discriminazione moderata e una buona calibrazione. L’articolo si conclude con un’intervista, su questi temi, a Marianna Adamo [ASST Spedali Civili di Brescia].